domenica, aprile 13, 2014

DANIELA RUFFINO INAUGURA A GIAVENO UNA PIAZZA DEDICATA ALLA MAESTRA INES BARONE

Daniela Ruffino
Sindaco di Giaveno

Ho appena presenziato all'inaugurazione della piazza dedicata alla maestra Ines Barone  e presso la Borgata Mollar dei Franchi, a Giaveno  in provincia di Torino. Un evento importante con tanti amici e concittadini... 


Un estratto del mio discorso.


Saluto calorosamente i famigliari e parenti di Ines Barone, la maestra Loredana Ferrero, Rosina Barone, Bruno Barone, Virgilio Barone.

Aldo Regen, già assessore comunale e i figli (Andrea, Ermes, Paolo) I figli del Cav. Giuseppe Regen (Dario, Walter, Roberto, Ezio). E la rappresentanza dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Giaveno con la direttrice Suor Maria Grazia Periale e delle ex Allieve con la Presidente, Laura Chiappero e Fiorella Gilli. Ci sono vicine l’Ispettrice di Torino Sr Angela Schiavi, la Vicaria Suor Fernanda Salusso e la segretaria Sr Giuseppina Franco che ha fatto pervenire un messaggio e per il Consiglio della Confederazione Anna Maria Musso Freni di cui leggeremo il contributo.

Ines Barone
Ringrazio della loro partecipazione per aver accolto l‘invito a sottolineare questa cerimonia con una apertura e una chiusura musicale, il maestro Anna Maria De Simone e i musici Mario Barbato e Annette Lund.

E’ motivo di grande gioia e soddisfazione per l’Amministrazione Comunale di Giaveno essere qui oggi, in questa borgata ad inaugurare la realizzazione di un’ area attrezzata e punto panoramico, e di parcheggio che con questa cerimonia vengono intitolati alla maestra “Ines Barone”.

Sono particolarmente felice di questa iniziativa che va a soddisfare un desiderio nutrito da molti anni, quello di riconoscere a Ines Barone, alla figura di questa donna esemplare, un luogo a lei caro, - qui nacque nel 1919 e qui morì nel 1999, - e affermarne il ricordo e l’operato in una realizzazione di utilità alla borgata, ai giavenesi e a coloro che raggiungeranno questo angolo di natura della nostra montagna. Un impegno a favore degli altri, mi permetto di dire, che Lei avrebbe sentito suo e gradito. E così abbiamo voluto fare.

Della maestra Barone, ricordiamo e sentiamo ancora oggi viva la sua carica di umanità, il suo entusiasmo che sapeva comunicare al primo contatto, la manifestazione aperta della sua fede, il suo sorriso contagioso.

Di lei, il cui nome è grande come i continenti che ha attraversato,- hanno scritto le Figlie di Maria Ausiliatrice,- va evidenziata anche l’umiltà, sentimento che ha coniugato ad una grande opera di studio e conoscenza della Sacra Scrittura che sapeva interpretare ed offrire alla meditazione con pagine semplici e coinvolgenti per la gente di Mollar come per i contesti mondiali che ha frequentato.
La sua vita è stata intensa e ha conosciuto ampie e ricche esperienze.

Desidero ricordarne alcune:


Ultima di undici figli, molto legata alla sua famiglia come alle sue “montagne”, scelse di non formarsi una famiglia propria per vivere nel mondo, da consacrata laica, quale Terziaria Francescana, la missione di educatrice.

Iniziò i suoi studi all’Istituto Maria Ausiliatrice di Giaveno. I primi anni di insegnamento li svolse in scuole sperdute nelle valli di Lanzo e di Susa.

Negli anni della Resistenza, che la nostra Valle, Giaveno e le sue borgate, conobbero nella tragicità, Ines Barone partecipò attivamente alla lotta partigiana. Assunse il nome di Edelweiss e si adoperò nel portare messaggi e talvolta armi ai partigiani inquadrati nelle formazioni volontarie. Un impegno che le valse la decorazione della Croce di Guerra, conferita dal Ministero della Difesa.

Nel 1950 prende avvio il suo percorso di insegnante a Giaveno che si concluderà nel 1977; a lei la formazione e l’educazione di centinaia di bambini e di bambine, un lavoro e una passione uniti e tali da farla conoscere come “la maestra” Ines Barone.

Nello stesso anno entra nella Giunta Comunale di Giaveno, presieduta dal Sindaco Giuseppe Zanolli, e diviene Assessore all’Istruzione, incarico che persegue con la proposta di iniziative e progetti fino al 1956.

La sua vita è stata segnata da gravi lutti familiari: la morte, in giovanissima età, del fratello Venanzio, la scomparsa del fratello Aldo, disperso in guerra. Ma anche da importanti traguardi, come quello di essere stata la prima laica a partecipare ad un Capitolo delle Figlie di Maria Ausiliatrice e di essere stata la prima Presidente Confederale a ricevere da Madre Angela Vespa – allora Superiora Generale – il mandato di visitare le Unioni estere. Fu in seguito e lavorò come Consigliera nella Confederazione mondiale.

Diede un grande impulso in qualità di ex Allieva all’Unione e all’oratorio, fu apprezzata catechista e ideatrice dei campi scuola.

Questo suo grande e diffuso impegno viene quindi, testimoniato da oggi anche con l’intitolazione di questa area. Un intervento che fa parte del piano di sistemazione del territorio, e che qui abbiamo voluto realizzare potenziando la vivibilità della borgata e aprendo questo balcone sul paesaggio dei nostri boschi. Gli interventi sono stati eseguiti dalle maestranze comunali che ringrazio, con una spesa 70.000,00 Euro. Nei lavori come potete vedere abbiamo avuto particolare cura ad impiegare legno e pietra, in sintonia con i materiali propri della montagna. L’area è stata interessata inoltre da idoneo impianto di illuminazione pubblica con luci a led.

Ricordo e ricordiamo, Ines Barone. Grazie Ines Barone: “La maestra”, ieri, oggi e per sempre.


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