martedì, settembre 22, 2015

SDL CENTROSTUDI: DIFENDERSI DALLE BANCHE SI PUÒ

Il seguente articolo è apparso sulla testata Legnano News 

SDL Centrostudi

Difendersi dai soprusi delle banche è possibile. È questo il messaggio lanciato da Roberto Madaffari, responsabile aziendale di SDL centrostudi, società che si occupa di analisi dei contenziosi con il sistema finanziario - bancario. Giovedì scorso la società è stata ospite del Comune di Cerro Maggiore in occasione del convegno "Stop all'usura". SDL Centrostudi ha esposto vari casi di anomalie bancarie e finanziare: anatocismo, usura, truffa contrattuale e fideiussione di eccessiva onerosità. Il Comune ha voluto organizzare la serata per informare i cittadini sul tema. «Ci aspettavamo qualche persona in più visto il tema scottante e sentito in questi momenti di crisi - ha spiegato il sindaco Teresina Rossetti, presente alla serata insieme all'assessore all'urbanistica Gianni Croci e all'assessore ai lavori pubblici Marco Lavazza -. 


Le banche hanno perso il loro spirito iniziale di cooperative di aiuto alle persona e sono spesso suddite dei rating. Ben venga qualcuno che possa aiutare». 

Su 170mila conti correnti analizzati in 5 anni di attività, SDL Centrostudi ha riscontrato anomalie nel 98,76% dei casi, mentre la percentuale di vittoria è del 98%. 

«Quanti imprenditori, se solo sapessero non si ucciderebbero» ha commentato amaramente Madaffari. La società di cui è responsabile è nata, infatti, da un evento tragico: il suicidio di un imprenditore del bresciano. La banca aveva proceduto nei suoi confronti con un decreto ingiuntivo per un presunto scoperto contabile di 50mila euro. 

L'uomo, la sua famiglia e la sua azienda vennero trascinati alla rovina. Solo dopo il tragico gesto si scoprì che l'istituto di credito aveva applicato usura per 73mila euro. L'uomo era dunque in credito con la banca per oltre 20mila euro. In Italia, secondo lo studio del Laboratorio di Ricerca Socio-Economica dell’Università degli Studi Link Campus University (qui il link), nel triennio 2012 - 2014, 439 persone si sono tolte la vita per ragioni economiche. 

Il 45% dei casi è rappresentato da imprenditori ed il 41% da disoccupati. La situazione risulta particolarmente drammatica in Lombardia. Nella nostra Regione i suicidi per motivi economici sono in costante aumento: nel 2012 si attestavano al 5,6%, nel 2013 all' 8,1% e nel 2014 all' 11,9%. Oltre il doppio in tre anni. «Tante volte i cittadini non sanno neanche che quello che le banche stanno facendo nei loro confronti non è permesso e non hanno idea di come difendersi. Informare le persone è la nostra prima "mission" aziendale - ha affermato Madaffari -. 

Anche le banche hanno i loro punti deboli, proprio come Achille». SDL propone una prima assistenza in duplice fase: una pre analisi dei dati a titolo gratuito in cui gli esperti della società si impegnano a verificare la presenza di eventuali anomalie e a «quantificare il maltolto» e, successivamente solo su richiesta scritta del potenziale cliente, una fase a pagamento che si propone di tradurre l'accertata anomalia in una perizia econometrica. 

Una volta deciso di procedere, SDL segue il cliente fornendo «diverse armi: una perizia performante, una strategia precisa per il caso ed avvocati esperti in diritto bancario». La società, inoltre, proprio per la sua alta percentuale di successi, gode di una convenzione assicurativa con ITAS. SDL e i suoi clienti sono così coperti anche in caso di risvolto negativo della causa. «I nostri clienti o vincono o non perdono» ha dichiarato Madaffari. (Chiara Lazzati)

lunedì, agosto 03, 2015

ANTONIO FAGO: "ABBIAMO SOLO UN PIANETA, LO DICE ANCHE OBAMA"

"Niente minaccia di più il nostro futuro e quello delle generazioni future del cambiamento climatico".  Sono queste le parole con cui il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha presentato il "Clean power plan": una prima serie di normative federali che ridurranno gradualmente  le emissioni inquinanti dagli impianti energetici. Così ha parlato oggi dalla Casa Bianca, Obama spiegando che entro il 2030 gli Usa verranno ridotte del 32% le  emissioni di Co2 rispetto al 2005.

Presentando il piano sull'energia pulita, il presidente americano Barack Obama ha citato l'Enciclica di papa Francesco, un testo che pone rilievo su come "combattere il cambiamento climatico sia un obbligo morale".

L'annuncio del presidente arriva nel giorno in cui  uno studio del World Glacier Monitoring Service dimostra come i ghiacciai del pianeta si siano ridotti a livelli mai misurati negli ultimi 120 anni, con una accelerazione dello scioglimento nella prima decade di questo secolo. 

I negoziati ONU, finora risultati un fallimento, rinviano di fatto all'incontro prossimo a Parigi, che diventa quindi un appuntamento senza appello.

195 Paesi parteciperanno così alla Convenzione quadro sui cambiamenti climatici (Unfcc) e si sono impegnati a trovare una intesa a cui dovranno aderire anche i Paesi in via di sviluppo, esclusi dal protocollo di Kyoto, oltre agli Usa.

La Cina produce oltre un quarto delle emissioni mondiali di Co2, contro il 16% degli Usa e l'11% dell'Ue. A Parigi ogni Paese presenterà il suo piano di riduzione delle emissioni e su quella base si cercherà una intesa che entrerebbe in vigore nel 2020.

Una riduzione delle morti premature del 90%. Energia pulita che salverà molte vite, secondo Obama. "Entro il 2030 ridurremo le morti premature legate alle emissioni di carbonio delle centrali elettriche del 90% . Ci saranno 90mila casi in meno di asma per i nostri bambini". "Se non affrontiamo nel modo giusto" il problema dei cambiamenti climatici" potremmo passare il punto di non ritorno, ha aggiunto, parlando di una questione che "rappresenta un rischio immediato per la sicurezza nazionale". "Ci sono tempeste sempre più violente, incendi sempre più frequenti", ha denunciato il presidente Usa , "i ghiacciai si stanno riducendo e questo cambia la geografia del nostro pianeta". 

Gli Stati Uniti intendono così assumere - secondo le parole del suo Presidente -  la "leadership" nella lotta ai cambiamenti climatici.

"Abbiamo un solo pianeta". "Il nostro piano farà risparmiare ad ogni americano 85 dollari l'anno sulle bollette di luce e gas".
E ha aggiunto: "Lo scorso mese la Nasa ha pubblicato una foto della terra dallo spazio. La morfologia del pianeta è cambiata rispetto all'ultima immagine, ma una cosa non è cambiata: il nostro Paese è sempre il più bello di tutti, enorme ma anche fragile, appartiene a noi e anche ai nostri bambini. E' la nostra casa e non c'è piano B"





mercoledì, luglio 29, 2015

LA NOSTRA PIÙ GRANDE RISORSA È L'ACQUA


Tra le forme di inquinamento a cui siamo quotidianamente sottoposti al più pericoloso e insidioso è senza dubbio la contaminazione delle acque. 

Esperto in questioni ambientali, Antonio Fago, ha espresso questa preoccupazione in diverse pubblicazioni. 

Quindi cerchiamo di vedere ciò che è e l'utilità di un sistema di purificazione domestico dell'acqua.

Una  una mentalità arcaica, che fa supporre che l'acqua sia un bene scontato e non investigabile, fa sì che l'acqua che arriva nelle nostre case non ci preoccupi per la qualità e le caratteristiche. Rabbrividiremmo al pensiero di condire gli alimenti dei nostri figli con arsenico, piombo, cloro e un tocco di pesticidi, eppure queste sostanze sono contenute nell'acqua del rubinetto. 

L'acqua in bottiglia si paga dalle 300 alle 600 volte più cara e non è più sana. Oltre a contenere residui contaminanti, inquina l'ambiente con oltre 200.000 tonnellate di plastica annualmente. L'acqua minerale è stata inclusa tra i mali che affliggono il Pianeta. Non tutti sanno che l'acqua in bottiglia non è considerata, per legge, potabile bensì "terapeutica", per cui può contenere arsenico, bario, piombo, alluminio, floruro... eccetera senza nemmeno l'obbligo di dichiararlo. I valori devono essere ridotti, ma questa tutela può ben poco se quest'acqua viene consumata quotidianamente, regolarmente, per svariati anni, provocando così un accumulo delle sostanze nocive.

Questi sono i motivi che hanno portato molte persone a indagare e ricercare una soluzione per poi installare un depuratore d'acqua domestico.

L'acqua del rubinetto ha parametri molto più restrittivi, essendo considerata, per legge, potabile. Motivo per il quale è l'acqua migliore da cui partire per ottenere un'acqua pura come quella di una fonte alpina. Un depuratore d'acqua domestico che si rispetti deve ripristinare i valori dell'acqua, purificarla, ridarle energia vitale, eliminare ogni traccia di batteri e inquinanti. La tecnologia e lo studio dei rimedi naturali in grado di depurare la bevanda per eccellenza hanno sviluppato depuratori d'acqua dalle straordinarie capacità.

Il mercato dell'acqua minerale è un affare lucroso e le corporations che concentrano la privatizzazione di questo bene fondamentale nelle loro mani si sono sempre battute per evitare una corretta informazione. Depurare l'acqua di rubinetto è un risparmio enorme per il consumatore ma è una perdita altrettanto enorme per le multinazionali dell'acqua.

Il martellante impegno di ecologisti e ambientalisti ha però portato a una presa di coscienza sempre più diffusa e alla richiesta di riappropriarsi di un bene vitale: l'acqua.

Un ritrovato della tecnologia più all'avanguardia applicata ai sistemi di filtraggio è il depuratore d'acqua domestico MAUNAWAI. 

Senza bisogno di corrente elettrica, completamente ecologico, privo di sostanze nocive, questo fantastico ritrovato è in grado di eliminare qualunque sostanza inquinante o batterio patogeno dall'acqua del rubinetto, riportando esattamente l'acqua alle qualità originarie, come si trattasse dell'acqua che fluisce purissima e leggera da una sorgente alpina. Un depuratore d'acqua domestico riduce i costi dell'acqua da bere di una media di 500 volte, ripagando l'investimento iniziale in un tempo brevissimo. Ma il risparmio più notevole, ciò che davvero importa e di cui si beneficia grazie a un depuratore d'acqua, è l'apporto in vitalità, salute e benessere. Alla base di questo prodotto un brevetto straordinario che ha dimostrato la sua efficienza oltre ogni dubbio, basato su microorganismi in grado di ristabilire l'equilibrio originario anche in terreni depauperati e inquinati, rendendoli floridi angoli di natura incontaminata.



lunedì, maggio 26, 2014

CONGRESSO MONDIALE DI MEDICINA DI MONTAGNA PER LA PRIMA VOLTA SULLE ALPI

500 ricercatori, soccorritori, medici di montagna e d’emergenza da tutto il mondo all’EURAC di Bolzano.

Nei 20 anni passati il congresso mondiale di medicina d’alta quota e medicina d’emergenza in montagna ha toccato tutti i continenti ma non è mai stato ospitato da un paese alpino. Quest’anno, in concomitanza con il 60° anniversario della spedizione italiana sul K2, l’evento fa tappa a Bolzano. Dal 25 al 31 maggio il capoluogo altoatesino accoglierà oltre 500 di medici, alpinisti e ricercatori per fare il punto sulla ricerca mondiale dedicata alla medicina di montagna.

Oltre alle relazioni scientifiche, il congresso organizzato dall’Istituto di Medicina d’Emergenza in Montagna dell’EURAC prevede una giornata dedicata al tema del soccorso alpino in Nepal. Per la prima volta alcuni dei medici e soccorritori che hanno partecipato alle operazioni di soccorso della valanga caduta sull’Everest il 18 aprile scorso e che due anni prima si sono formati qui in Alto Adige racconteranno la loro esperienza.

Il programma è disponibile sul sito ufficiale del congresso: www.ismm2014.org.


Fonte: Bambino Progetto Salute
Pubblicato su Gravità Zero



domenica, aprile 27, 2014

DONA IL 5x1000 ALLA RICERCA SCIENTIFICA E MEDICA

Fonte: Gravità Zero, testata di divulgazione scientifica 

Ricordiamo che il 5x1000 non costa nulla al contribuente, ed è un diritto del cittadino poter assegnare questo fondo che lo Stato italiano ripartisce, per dare sostegno agli enti che svolgono attività socialmente rilevanti (ad esempio la ricerca scientifica).

PER LA RICERCA SCIENTIFICA
A chi possiamo dare il 5x1000 quest'anno? Per esempio a un qualsiasi ente a vostra scelta che si occupi di ricerca scientifica, che si adoperi per tutelare la ricerca medica e la salute di tutti noi.

Donando alla ricerca scientifica sconfiggi tanti mali incurabili... e fai un dono ai tuoi cari.

Di seguito alcuni esempi:


Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, C.F. 03254210150 (finanziamento della ricerca sanitaria)

ProRETT Associazione per la ricerca sulla sindrome di Rett Onlus 93043680201 (sostegno delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale)

 - Fondazione Telethon, C.F. 04879781005 (finanziamento della ricerca scientifica e dell'università)

AISM/FISM Associazione Italiana Sclerosi Multipla, C.F. 95051730109 (finanziamento della ricerca scientifica e della università)

- Fondazione Piemontese per la ricerca su Cancro, C.F.    (finanziamento della ricerca scientifica e dell’università)

FIRC Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, C.F. 80201470152 (finanziamento della ricerca scientifica e dell’università)

AIL Associazione Italiana contro le Leucemie, C.F. 80102390582 (sostegno delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale)

Associazione Levi-Montalcini aps, 97629860012 (finanziamento della ricerca scientifica e dell’università)




ATTENZIONE: È indispensabile, oltre che scrivere il codice fiscale giusto, scriverlo nel RIQUADRO GIUSTO, che abbiamo messo tra parentesi dopo il codice fiscale!

domenica, aprile 13, 2014

DANIELA RUFFINO INAUGURA A GIAVENO UNA PIAZZA DEDICATA ALLA MAESTRA INES BARONE

Daniela Ruffino
Sindaco di Giaveno

Ho appena presenziato all'inaugurazione della piazza dedicata alla maestra Ines Barone  e presso la Borgata Mollar dei Franchi, a Giaveno  in provincia di Torino. Un evento importante con tanti amici e concittadini... 


Un estratto del mio discorso.


Saluto calorosamente i famigliari e parenti di Ines Barone, la maestra Loredana Ferrero, Rosina Barone, Bruno Barone, Virgilio Barone.

Aldo Regen, già assessore comunale e i figli (Andrea, Ermes, Paolo) I figli del Cav. Giuseppe Regen (Dario, Walter, Roberto, Ezio). E la rappresentanza dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Giaveno con la direttrice Suor Maria Grazia Periale e delle ex Allieve con la Presidente, Laura Chiappero e Fiorella Gilli. Ci sono vicine l’Ispettrice di Torino Sr Angela Schiavi, la Vicaria Suor Fernanda Salusso e la segretaria Sr Giuseppina Franco che ha fatto pervenire un messaggio e per il Consiglio della Confederazione Anna Maria Musso Freni di cui leggeremo il contributo.

Ines Barone
Ringrazio della loro partecipazione per aver accolto l‘invito a sottolineare questa cerimonia con una apertura e una chiusura musicale, il maestro Anna Maria De Simone e i musici Mario Barbato e Annette Lund.

E’ motivo di grande gioia e soddisfazione per l’Amministrazione Comunale di Giaveno essere qui oggi, in questa borgata ad inaugurare la realizzazione di un’ area attrezzata e punto panoramico, e di parcheggio che con questa cerimonia vengono intitolati alla maestra “Ines Barone”.

Sono particolarmente felice di questa iniziativa che va a soddisfare un desiderio nutrito da molti anni, quello di riconoscere a Ines Barone, alla figura di questa donna esemplare, un luogo a lei caro, - qui nacque nel 1919 e qui morì nel 1999, - e affermarne il ricordo e l’operato in una realizzazione di utilità alla borgata, ai giavenesi e a coloro che raggiungeranno questo angolo di natura della nostra montagna. Un impegno a favore degli altri, mi permetto di dire, che Lei avrebbe sentito suo e gradito. E così abbiamo voluto fare.

Della maestra Barone, ricordiamo e sentiamo ancora oggi viva la sua carica di umanità, il suo entusiasmo che sapeva comunicare al primo contatto, la manifestazione aperta della sua fede, il suo sorriso contagioso.

Di lei, il cui nome è grande come i continenti che ha attraversato,- hanno scritto le Figlie di Maria Ausiliatrice,- va evidenziata anche l’umiltà, sentimento che ha coniugato ad una grande opera di studio e conoscenza della Sacra Scrittura che sapeva interpretare ed offrire alla meditazione con pagine semplici e coinvolgenti per la gente di Mollar come per i contesti mondiali che ha frequentato.
La sua vita è stata intensa e ha conosciuto ampie e ricche esperienze.

Desidero ricordarne alcune:


Ultima di undici figli, molto legata alla sua famiglia come alle sue “montagne”, scelse di non formarsi una famiglia propria per vivere nel mondo, da consacrata laica, quale Terziaria Francescana, la missione di educatrice.

Iniziò i suoi studi all’Istituto Maria Ausiliatrice di Giaveno. I primi anni di insegnamento li svolse in scuole sperdute nelle valli di Lanzo e di Susa.

Negli anni della Resistenza, che la nostra Valle, Giaveno e le sue borgate, conobbero nella tragicità, Ines Barone partecipò attivamente alla lotta partigiana. Assunse il nome di Edelweiss e si adoperò nel portare messaggi e talvolta armi ai partigiani inquadrati nelle formazioni volontarie. Un impegno che le valse la decorazione della Croce di Guerra, conferita dal Ministero della Difesa.

Nel 1950 prende avvio il suo percorso di insegnante a Giaveno che si concluderà nel 1977; a lei la formazione e l’educazione di centinaia di bambini e di bambine, un lavoro e una passione uniti e tali da farla conoscere come “la maestra” Ines Barone.

Nello stesso anno entra nella Giunta Comunale di Giaveno, presieduta dal Sindaco Giuseppe Zanolli, e diviene Assessore all’Istruzione, incarico che persegue con la proposta di iniziative e progetti fino al 1956.

La sua vita è stata segnata da gravi lutti familiari: la morte, in giovanissima età, del fratello Venanzio, la scomparsa del fratello Aldo, disperso in guerra. Ma anche da importanti traguardi, come quello di essere stata la prima laica a partecipare ad un Capitolo delle Figlie di Maria Ausiliatrice e di essere stata la prima Presidente Confederale a ricevere da Madre Angela Vespa – allora Superiora Generale – il mandato di visitare le Unioni estere. Fu in seguito e lavorò come Consigliera nella Confederazione mondiale.

Diede un grande impulso in qualità di ex Allieva all’Unione e all’oratorio, fu apprezzata catechista e ideatrice dei campi scuola.

Questo suo grande e diffuso impegno viene quindi, testimoniato da oggi anche con l’intitolazione di questa area. Un intervento che fa parte del piano di sistemazione del territorio, e che qui abbiamo voluto realizzare potenziando la vivibilità della borgata e aprendo questo balcone sul paesaggio dei nostri boschi. Gli interventi sono stati eseguiti dalle maestranze comunali che ringrazio, con una spesa 70.000,00 Euro. Nei lavori come potete vedere abbiamo avuto particolare cura ad impiegare legno e pietra, in sintonia con i materiali propri della montagna. L’area è stata interessata inoltre da idoneo impianto di illuminazione pubblica con luci a led.

Ricordo e ricordiamo, Ines Barone. Grazie Ines Barone: “La maestra”, ieri, oggi e per sempre.


lunedì, novembre 11, 2013

UNIVERSITA' POPOLARE DEGLI STUDI INDIA - MUSEO


Ritratto storico della giornata inaugurale 
del primo marzo 1901 presso 
L'università Popolare di Milano 
Il Museo Milanese dell’Università Popolare di Milano nasce dalla volontà di documentare attraverso un minuzioso recupero di documenti, un fenomeno accademico culturale e sociale, nato in Italia tra il 1900 ed il 1901 che diffonde l’istruzione alle classi meno abbienti e popolari per mezzo di conferenze, dibattiti, distribuzione di opuscoli e libri, cambiando il profilo sociale ed accademico del nostro paese. Ringraziamo tutti i volontari e gli storici che con passione e devozione si dedicano a questo progetto, ripercorrendo la storia, dal discorso inaugurale pronunciato da Gabriele D’Annunzio quel lontano 1 Marzo 1901.

Ringraziamo e ricordiamo con immenso affetto, l’Avv. Tina Lagostena Bassi, rettore onorario dell’Università Popolare di Milano ®.Gli insegnamenti lasciati hanno reso più forte e consapevole il concetto fondamentale alla base di ogni cambiamento positivo, l'istruzione. 

A lei dedichiamo il progetto “Woman” Viaggio attraverso l’integrazione culturale femminile in Italia.

Ettore Ferrari (Roma, 25 marzo 1845 – Roma, 19 agosto 1929) è stato uno scultore italiano.Figlio dello scultore Filippo Ferrari, fu uno dei protagonisti della celebrazione artistica del nuovo stato laico nato con l'unità d'Italia.Allievo dell'Accademia di San Luca, a lungo professore dell'Istituto superiore di Belle Arti, di convinta fede repubblicana, fu deputato al parlamento del Regno d'Italia per tre legislature e Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia. Fu, inoltre, presidente onorario della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Lendinara e fondatore, l'8 aprile 1900, dell'Università Popolare di Milano.

Fece parte del gruppo di artisti denominato i XXV della campagna romana, formatosi nel 1904.Divenuto Gran Maestro nel 1904, tre anni dopo l'inaugurazione dell'Università popolare di Milano, impresse al Grande Oriente d'Italia un più netto orientamento di carattere radicale e anticlericale: nel suo discorso di insediamento così delineò il ruolo che l’Obbedienza avrebbe dovuto ricoprire: «la Massoneria non deve tenersi costantemente isolata e nell’ombra, ma scendere a contatto della vita, combattere alla luce del sole le sante battaglie dell’alta sua missione per la tutela della giustizia e per la grande educazione.

Nuovi bisogni presentano nuovi problemi; nuovi problemi esigono nuove soluzioni; da nuovi doveri scaturiscono nuovi diritti. La Massoneria non può, non deve chiudere gli occhi alla nuova luce, ma fissarla, scrutarla e dirigerla». Da convinto repubblicano, per esempio, il Ferrari, oltre alla tradizionale difesa della laicità della scuola e ai consueti temi anticlericali, propugnava un maggior impegno sui temi attinenti alla legislazione sociale.

Le università popolari sorgono nel XIX secolo in Danimarca e Svezia. Alla base della filosofia sociale accademica e politica rivoluzionaria per l’epoca, vi era l’impegno ad aprire a tutti i ceti sociali anche ad i meno abbienti l’accesso all’istruzione. Il nostro paese nel 1900 vive questo cambiamento di scena sociale e culturale ad opera del partito socialista ed i sindacati, che diffondendo l’istruzione al popolo aprono nuove frontiere culturali e sociali fondando le università popolari.

A Milano sarà Ettore Ferrari a fondare l’Università popolare di Milano in via Ugo Foscolo,5 e Gabriele D’annunzio a pronunciarne il discorso inaugurale. Il fascismo chiude le università popolari, bisognerà aspettare la caduta del regime per vederle risorgere.Solo dopo anni grazie al cnupi confederazione nazionale delle università popolari rinascono le università popolari. L’università popolare di Milano è membro della Confederazione Nazionale delle Università Popolari Italiane.CNUPI, ente giuridico ai sensi e per effetti del D.M 21/05/1991 Gazzetta ufficiale del 30/08/1991 n.203, anno 132°,emanato dal Ministero della Università,Ricerca scientifica e Tecnologica.Iscritta all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche con codice definitivo 58241FKL presso il Ministero dell’Università e della Ricerca, Dipartimento per l’Università.